Pinsa Romana
Dalla storia ai nostri giorni
"Enea col figlio e co’ suoi primi duci a l’ombre d’un grand’albero in disparte degli altri a prender cibo insieme unissi.
... Avevan poche vivande; e quelle poche gran forme di focacce e di farrate..." (Eneide libro VII)
Così Virgilio descrive l'approdo di Enea a Lavinio nell'Eneide, a dimostrazione dell'antichità di questa focaccia prodotta impastando diversi cereali poveri, all'inizio miglio, orzo, avena e poi farro. Anche i contadini e i pastori dell'agro romano offrivano agli Dei (e quindi ai sacerdoti) un impasto di cereali mescolati con erbe aromatiche e sale, cotto su pietre poste sopra i carboni, di forma ovale, dal verbo latino "pinsere", allungare.
Oggi la pinsa è stata riscoperta per la sua croccantezza e fragranza, ma soprattutto per la sua leggerezza e digeribilità che la rende adatta ai condimenti più sfiziosi. La sua lunga lievitazione (dalle 48 alle 150 ore) la rende molto digeribile e le dona un sapore di pane antico, fuori croccante e dentro morbida. Gli ingredienti, farina di grano di riso e di soia, sale e olio evo, sono rigorosamente NO OGM.
Gorgeous è anche pinseria romana, dove potrai gustare la pinsa preparata da mani sapienti, che sanno ben accostare ingredienti di prima scelta e sempre freschi.